Carlo Buscaglia: il “tuttofare” del Napoli degli anni ’30 per il nostro consueto appuntamento con i numeri 1 azzurri

Forse pochi conosceranno il nome di Carlo Buscaglia. Ma se spulciamo l’album dei calciatori azzurri più presenti e prolifici di sempre, questo nome risulta essere ai primi posti della classifica. Con 42 reti segnate in oltre 250 gare con gli azzurri, a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, Buscaglia si colloca tra i migliori realizzatori del Napoli di sempre. Ma la particolarità di Buscaglia sta nel fatto che non è un attaccante di ruolo, ma ha giocato di fatto in tutti ruoli, compreso quello di portiere.

Andiamo a vedere insieme la storia e alcune curiosità su Carlo Buscaglia, nel post a cura di Diretta-Napoli!

Carlo Buscaglia, una vita in maglia azzurra

Carlo Buscaglia nasce a Balocco (piccolo comune in provincia di Vercelli) il 9 febbraio del 1909.

Gioca un solo anno nel Casale, dove colleziona un totale di 28 partite mettendo a segno 2 reti.

A partire dalla stagione 1928-29 viene ingaggiato dal Napoli, e si tratta di uno dei primi acquisti della società azzurra in quella stagione. Con il Napoli conquista il diritto a partecipare al primo campionato di serie A della storia grazie alle sue realizzazioni (12 reti in 24 partite), dietro solo ad Attila Sallustro. E dire che il ruolo di Buscaglia non è attaccante, bensì un centrocampista centrale, che può giocare difensore centrale, terzino, attaccante, e persino portiere. A testimoniarlo è la gara in cui si infortuna Giuseppe Cavanna, l’allora portiere azzurro, il quale si rompe la clavicola e viene sostituito in porta proprio da Buscaglia (allora non erano consentite le sostituzioni). Nel 1932-33 e 1933-34, con Buscaglia perno della squadra che vanta Sallustro e Vojak in attacco, centra due terzi posti finali, che diventeranno i migliori piazzamenti della storia del Napoli fino agli anni ’60.

Su Buscaglia scrive il giornale il Littoriale circa un eventuale cessione del calciatore nel 1933:

“A Napoli andavano in cerca d’un centrosostegno e dopo tanto girare son tornati a Buscaglia. Togliere Buscaglia dal Napoli è come togliere il Vesuvio con il pennacchio di fumo dalle cartoline illustrate. Buscaglia vale mezza squadra, a Napoli, e quando non può giuocare mette il broncio tutto il pubblico”.

Infatti Buscaglia per la sua foga agonistica, il suo spirito battagliero e la sua tecnica diviene l’idolo dei tifosi napoletani, che vogliono sempre vederlo in campo. E’ un giocatore duttile che gioca in ogni ruolo del campo, e che segna gol pesanti, che gli valgono anche la convocazione nella Nazionale Italiana B di Pozzo, che non perde occasione di elogiare le qualità di Buscaglia.

Dopo un Torino-Napoli 0-1 esclama:

Buscaglia ha un motorino al posto dei polmoni

Con gli azzurri gioca dal 1928 al 1938, ben 10 stagioni che ne fanno uno dei calciatori più presenti nella storia della società con circa 270 partite giocate tra campionato e coppa e 42 reti messe a segno.

Dopo tanto giocare con il Napoli si trasferisce alla Juventus, con la quale sfiora uno scudetto e una coppa Italia, senza però giocare titolare.

Muore a Torino il 15 agosto del 1981.

Non tutti conoscono le gesta di Carlo Buscaglia. Ma se si è tifosi del Napoli, si dovrebbe per lo meno dare lustro alle gesta dei calciatori che hanno fatto la storia della società anche in epoca più antica. E noi siamo qui per ricordarvelo!

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