Daniel Fonseca: storia dell’uruguayano ex Napoli e Cagliari nel post di Diretta Napoli
Quando si parla di ex omai oggi quasi non ci facciamo più caso. Prima si giura amore eterno per una squadra, poi si passa all’altra sponda in un amen. Quando si parla di Napoli-Cagliari si parla anche di una sfida che negli anni ’90 era molto sentita, soprattutto da Daniel Fonseca. L’attaccante uruguayano ha infatti inciso in tante domeniche isolane e napoletane dal 1990 al 1994, con tanto di polemiche per una sua esultanza ad un gol siglato proprio dagli azzurri in un Cagliari-Napoli della stagione 1993-94. In precedenza fece piangere anche Maradona nella stagione 1990-91 quando con il suo Cagliari batte i campioni d’Italia di Re Diego all’esordio in campionato, grazie proprio ad un suo gol.
Vediamo insieme la storia di uno degli ex più famosi delle due squadre. Bentornati nel nostro appuntamento con i numeri 1 azzurri!
Daniel Fonseca: gli inizi
Daniel Fonseca Garis nasce a Montevideo il 13 settembre del 1969. Nonostante i nonni di origine italiana, non riesce a ricevere la cittadinanza. Inizia la sua carriera di calciatore con il Nacional Montevideo, dove si mette in mostra tra il 1985 e il 1990, quando gioca un totale di 40 partite, mettendo a segno 13 gol. Nasce come attaccante esterno, mezzapunta.
Nell’estate del 1990 passa al Cagliari, neopromosso in serie A.
Daniel Fonseca al Cagliari
L’esordio con gli isolani è da brividi: stadio San Paolo contro il Napoli Campione d’Italia. Careca vs Fonseca sembra essere una sfida al limite dell’impossibile. Ed invece la squadra allenata da Claudio Ranieri (che l’anno dopo si trasferisce proprio a Napoli) sbanca il catino di Fuorigrotta, facendo capire agli azzurri che la festa è finita, e fa presagire una stagione molto triste, che si conclude con l’addio di Maradona, la squadra fuori dall’Europa e con i primi scricchiolii economici.
Con gli isolani Fonseca gioca due stagioni da protagonista mettendo a segno 17 reti in 52 partite, tra campionato e coppa Italia.
Al termine della stagione 1991-92 il Napoli decide di acquistare, su consiglio proprio di Ranieri, il centravanti Fonseca, che viene prelevato per la bellezza di 15 miliardi più il cartellino del terzino Pusceddu.
I tifosi isolani non glielo perdoneranno mai, fischiandolo quando si presenta a Cagliari con la sua nuova squadra.
Daniel Fonseca al Napoli
Daniel Fonseca al Napoli nella stagione 1992-93 inizia con il botto: 5 reti all’esordio in coppa UEFA contro il Valencia al Mestalla, in un memorabile Valencia-Napoli 1-5, che rappresenta la gara con la vittoria più larga della storia europea degli azzurri.
In campionato, nonostante la grande vena realizzativa di Fonseca, gli azzurri lottano per non retrocedere. Ranieri viene allontanato e al suo posto viene chiamato Ottavio Bianchi che riesce a salvare la squadra dalla retrocessione. Saranno 24 reti per Fonseca tra campionato e coppe (16 reti in campionato). Niente male come esordio.
Nella seconda e ultima stagione di Fonseca al Napoli, per il calciatore è forse quella più bella con la maglia azzurra, per la qualificazione UEFA di una società ormai sull’orlo del fallimento, con i giocatori che giocano senza ricevere lo stipendio. Lippi, rampante allenatore, riesce in un miracolo a cui nessuno all’inizio avrebbe mai pensato.
Quell’anno poi per Fonseca la soddisfazione di segnare proprio davanti ai suoi ex tifosi al Sant’Elia in un Cagliari-Napoli con tanto di gesto dell’ombrello rivolto ai suoi ex tifosi che lo fischiavano ad ogni possesso palla.
Per lui saranno alla fine altri 15 gol in campionato in 27 partite, che sommati a quelli dell’anno prima significano 39 reti in 69 gare totali, che lo inseriscono di diritto tra i calciatori azzurri più prolifici della storia degli azzurri.
Avesse giocato più tempo con gli azzurri avrebbe potuto ancora di più incrementare la sua statistica, ma al termine della stagione si trasferisce per 17,5 miliardi più Benito Carbone alla Roma di Sensi.
Daniel Fonseca tra Roma e Juve
Daniel Fonseca vive dopo Napoli una parabola discendente in termini di reti messe a segno. Non si ripete più come nelle stagioni napoletane. Nonostante questo comunque fa molto bene con la Roma insieme a Balbo e al giovane Totti. Nella prima stagione mette a segno 8 reti, che bissa nella stagione successiva, mentre solo 4 saranno le segnature messe a segno in campionato nell’ultimo anno di permanenza in giallorosso, stagione 1996-97.
Tra serie A e coppe saranno 79 partite con 28 reti totali segnate con i giallorossi.
La carriera di Fonseca sembra arrivata al capolinea. Poche gare l’anno prima e prezzo del cartellino in saldo. Ne approfitta Moggi che con un’operazione low cost lo porta alla Juventus di Lippi per soli 9 miliardi.
Nella prima stagione gioca abbastanza e segna un gol da ex a Napoli in una sfida che la Juventus si aggiudica con un suo gol negli ultimi minuti di gioco. Quel Napoli dirà addio alla serie A al termine della stagione.
Per Fonseca in tre stagioni gioca un totale di 69 partite per 18 reti messe a segno con i bianconeri.
Al termine della stagione 2000-01, dopo uno scudetto e una supercoppa italiana (gli unici trofei vinti in Italia) dice addio all’Italia.
Daniel Fonseca in Nazionale
Con l’Uruguay Daniel Fonseca gioca un totale di 30 gare con 10 reti messe a segno. Partecipa alla spedizione albiceleste ai mondiali del 1990 e vince contro il Brasile la coppa America del 1995.
La sua ultima gara in nazionale la gioca contro il Perù nelle qualificazioni ai mondiali di Francia ’98.
Daniel Fonseca oggi
Daniel Fonseca dopo la Juventus gioca alcune gare tra River Plate, Nacional Montevideo e Como. Al termine della stagione 2002-03 dà l’addio al calcio giocato. Per lui si aprono le porte di una nuova carriera, sempre nel mondo del calcio. Diventa infatti procuratore sportivo, ruolo che ricopre ancora oggi.