Ezequiel Lavezzi: la storia del Pocho nell’ultimo post di Diretta-Napoli
Per il nostro consueto spazio dedicato ai numeri 1 in maglia azzurra, oggi vi parliamo di un calciatore argentino, il quale ha fatto innamorare tutto il popolo partenopeo per la sua tecnica, il suo scatto fulmineo, i suoi dribbling ubriacanti, tanto da essere soprannominato in patria “El Pocho“: stiamo parlando di Ezequiel Lavezzi, che incarna anche in un certo qual modo l’essere napoletano, l’essere furbo e scaltro in campo lo ha fatto divenire l’idolo incontrastato del pubblico.
Ecco a voi la storia del Pocho: benvenuti su Diretta-Napoli!
Ezequiel Lavezzi: chi è
Ezequiel Lavezzi (soprannominato El Pocho) nasce a Villa Gobernador Gàlvez, Argentina, il 3 maggio 1985: è un calciatore di ruolo attaccante. Le sue caratteristiche sono la velocità in progressione e il saltare l’avversario diretto con la sfera al piede, oltre che l’assist e la possibilità di creare superiorità numerica per la propria squadra.
Curiosità: perchè il soprannome Pocho?
Il significato di Pocho non è fulmine come qualcuno azzardò. A dirlo è stato lo stesso Lavezzi, che in un’intervista dichiara:
«Mi chiamano El Pocho, ma non significa fulmine: è un vezzeggiativo affettuoso, adoperato da molti argentini. Mi piace come soprannome, quindi non chiamatemi El Loco».
In una successiva intervista finalmente rivela l’origine del suo nickname Pocho:
«Quando ero bambino avevo un cane che si chiamava Pocholo. Quando se ne andò, mio fratello ed il suo migliore amico cominciarono a chiamarmi con quel nome perché rompevo le scatole proprio come lui. Da quel momento la gente della mia città, Villa Gobernador Gálvez, cominciò a chiamarmi Pocholo, finché in Nazionale Under-20 incontrai un vecchio compagno della mia stessa città che, conoscendo il mio soprannome, cominciò a chiamarmi Pocholo davanti a tutti i compagni. I ragazzi dello spogliatoio abbreviarono Pocholo in Pocho e da quel momento questo è il mio nome, il mio marchio.»
Ezequiel Lavezzi: gli inizi nelle giovanili in Argentina
Lavezzi entra a far parte delle giovanili del Coronel Aguirre, a soli 12 anni.
Dopo tre anni fa un provino alla Fermana, in Italia, dove è scartato e ritorna presto in Argentina, al Boca Juniors ma, anche qui, l’esperienza è breve ed infelice.
Per un periodo addirittura abbandona il calcio per lavorare come elettricista e la sua famiglia rimane in condizioni di indigenza economica.
Successivamente però riesce a superare un provino nell’Estudiantes e debutta a soli 17 anni in prima squadra.
Nella terza serie argentina, nella seconda squadra dell’Estudiantes, Ezequiel Lavezzi esplode, realizzando 17 gol in 39 partite, che lo lanciano nel grande calcio.
Lo attendono nuove avventure, prima in Argentina e ben presto in Italia.
Lavezzi al San Lorenzo e successivamente al Genoa
Il 1° agosto 2004, Lavezzi viene acquistato dal Genoa, in serie B, per un milione di euro ma la società del capoluogo ligure lo lascia al San Lorenzo in prestito per farlo crescere. Nella squadra argentina sigla 9 reti in 29 presenze.
Nel 2005, Lavezzi ritorna in Liguria, ma un illecito sportivo relega il Genoa in C e Lavezzi chiede alla società di lasciarlo ripartire in Argentina, ancora al San Lorenzo per un milione e duecento mila euro.
Con la maglia del club di Buenos Aires, Lavezzi vince il campionato di Clausura 2007 e va via da protagonista: Marino lo vuole al Napoli appena promosso in serie A!
Lavezzi Napoli: amore a prima vista
Il 6 luglio 2007, Ezequiel Lavezzi passa al Napoli per 6 milioni di euro, stipulando un contratto di 5 anni.
A capire che Lavezzi è un fenomeno è stato Pierpaolo Marino, allora DG del Napoli, che lo preleva dal San Lorenzo, rivedendo in lui giocate e numeri da giocoliere. Insieme a Lavezzi il Napoli acquista anche Hamsik e Gargano, che faranno parte integrante del nuovo Napoli che arriva in serie A dopo diversi anni di assenza.
Il 15 agosto 2007, Lavezzi esordisce in Coppa Italia contro il Cesena e, dopo tre giorni, sempre in Coppa, Ezequiel si presenta ai suoi futuri tifosi con una tripletta al Pisa.
Dopo l’amaro esordio contro il Cagliari in casa (gara persa dagli azzurri per 2-0), la settimana successiva il Napoli si rifà con gli interessi: 0-5 a Udine e primo gol in carriera in serie A del Pocho, che diventa beniamino dei tifosi azzurri.
Il 2 febbraio 2008, Lavezzi sigla una doppietta contro l’Udinese in campionato, quella che sarà la sua prima doppietta con i colori azzurri, la prima di una lunga serie e dove la seconda doppietta avviene contro la Fiorentina il 19 marzo.
Alla sua prima stagione col Napoli, Lavezzi trascina gli azzurri alla qualificazione all’Intertoto con 8 reti in 35 presenze.
Nell’agosto del 2008 Lavezzi trafigge il Vllaznia, in quella che sarà la sua prima rete in Europa: il Napoli torna in Europa dopo diversi anni di assenza ma non riesce a qualificarsi ai gironi per opera del Benfica, che elimina gli azzurri.
L’anno 2008-09 non è positivo per il Napoli che conclude il suo campionato agli ultimi posti in classifica (con Reja che lascia il posto a Donadoni) e con una piazza che diviene già una polveriera.
E l’anno successivo non comincia certo nel migliore dei modi: Napoli penultimo dopo le prime gare e Donadoni che viene esonerato per far posto a Mazzarri. Scelta azzeccata e il tecnico toscano recupera l’animo e la vigoria della squadra.
Il suo modulo 3-4-1-2 sembra essere fatto apposta per la squadra e soprattutto per esaltare le doti di Lavezzi, che trascina insieme ad Hamsik e Quagliarella il Napoli in Europa, con gare incredibili e rimonte clamorose come quella di Torino contro la Juventus.
Il 2 maggio 2010, in trasferta a Verona contro il Chievo, Lavezzi realizza la rete della qualificazione in Europa League: il Napoli giunge 6° in campionato. Non succedeva dalla stagione 1993-94, quando in panchina c’era Lippi.
Nel 2010/11, nel 3-4-2-1 proposto da Mazzarri, Lavezzi segna nello spareggio play-off contro l’Elfsborg negli spareggi di Europa League. Il 4 novembre, Lavezzi va a segno nella gara di Europa League in Inghilterra contro il Liverpool, match che poi il Napoli perse 3-1.
Lavezzi, in campionato, diventa decisivo nella qualificazione diretta del Napoli in Champions, arrivando in campionato addirittura terzo alle spalle di Milan e Inter. Il Napoli continua a crescere con Cavani-Lavezzi-Hamsik che da soli portano scompiglio nelle difese avversarie e la squadra di ADL ai primi posti in Italia, con un gioco che insieme porta risultati e diverte allo stesso tempo.
Il Napoli continua a crescere e nel frattempo gli azzurri si rinforzano ancora andando a lavorare ad acquisti di giovani di prospettiva e calciatori dal buon passato, come Pandev, prelevato dall’Inter.
Il 21 febbraio 2012, Lavezzi trafigge il Chelsea con una doppietta nell’andata degli ottavi di finale di Champions League 2011-12, match terminato 3-1 per gli azzurri, ma questo risultato non servirà a nulla visto che il Chelsea elimina gli azzurri, battendoli 4-1 a Londra in una gara che lascia molti rimpianti agli uomini di Mazzarri.
In quella stessa stagione, arriva anche il record personale di marcature, ovvero nove.
Il 20 maggio 2012 con Lavezzi che conquista il suo primo e ultimo trofeo italiano, con la casacca azzurra: all’Olimpico di Roma, il Napoli batte la Juventus (2-0) ed Ezequiel propizia il rigore, poi trasformato da Cavani.
Con questo successo, Lavezzi saluterà Napoli, restando nel cuore dei tifosi dopo ben 5 stagioni, condite da 48 reti in 188 presenze.
Lavezzi Paris Saint Germain
Il 2 luglio 2012, Lavezzi vola in Francia alla corte del club della capitale parigina per ben 30 milioni di euro, con un contratto quadriennale con 4 milioni di euro all’argentino.
Il 22 novembre 2012, Lavezzi sigla una doppietta alla Dinamo Kiev, consentendo al club parigino di qualificarsi agli ottavi di finale.
L’8 dicembre, Ezequiel si sblocca anche il campionato contro l’Evian, e a fine stagione, conquisterà il suo primo campionato sotto la Torre Eiffel.
Nel 2013/14, Lavezzi vince anche la Supercoppa di Francia ai danni del Bordeaux.
Il 12 dicembre 2013, Lavezzi segna in Champions League al Leverkusen, negli ottavi di finale. Il 25 aprile 2015, Lavezzi sigla la sua prima tripletta con la maglia del Paris ai danni del Lille.
In quattro stagioni col Paris Saint Germain, Lavezzi vince tre titoli nazionali 2013, 2014 e 2015, 3 supercoppe, due coppe di lega e una coppa di Francia.
Ma è arrivato il momento di salutare anche il club parigino e approdare in Cina: lo attende lo Hebei China Fortune!
Lavezzi Hebei China Fortune
Il 17 febbraio 2016, Lavezzi vola in Cina all’Hebei per 6 milioni di euro e firmando un contratto per due anni, stratosferico, da circa 21 milioni a stagione.
La prima stagione è fallimentare, chiudendosi con zero reti, ma nel 2017, è capocannoniere con 20 marcature e 19 assist in 27 presenze.
Durante la sua permanenza in Cina, Lavezzi ha messo a segno 35 gol in 74 partite disputate. L’ultima stagione ha disputato 11 partite siglando anche tre gol.
Lavezzi nella Nazionale olimpica
Alle olimpiadi di Pechino del 2008, Lavezzi mette a segno una rete che sarà decisiva contro l’Australia, nella fase a gironi dove si ripete anche con la Serbia. Ma il destino di Lavezzi è giocare in pianta stabile insieme a Messi con l’Argentina.
Lavezzi nella Nazionale Argentina
Lavezzi esordisce in Nazionale maggiore il 18 aprile 2007 in un’amichevole contro il Cile ma non sarà convocato per la Copa América dell’edizione del 2007.
Lavezzi viene prima inserito nella pre-lista ai mondiali del Sudafrica del 2010, per poi non far parte di quella definitiva dall’allora c.t. Diego Armando Maradona.
Nella Copa América 2011, Ezequiel va a segno (prima rete con la Selecciòn) nell’amichevole contro l’Albania.
Nel mondiale brasiliano del 2014, Ezequiel viene convocato dal c.t. Sabella, con l’Argentina che esce sconfitta in finale dalla Germania (1-0 d.t.s.).
Nel 2015, Lavezzi è convocato dal c.t. Martino per la Copa America e nel 2016, alla 45° edizione della coppa stessa, quella del Centenario della Conmbol, andando a segno prima con la Bolivia e successivamente con gli USA.

Ludovic Péron, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
Lavezzi: il ritiro
Lavezzi ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo: a 34 anni infatti il Pocho ha detto stop al calcio giocato. Si è parlato diverse volte di un possibile ritorno sui campi da gioco, cosa che però non si è mai concretizzata.
Ezequiel Lavezzi è stato l’argentino più amato della storia del Napoli dopo Diego Armando Maradona e rimarrà sempre ricordato dai tanti tifosi napoletani che ne hanno visto le gesta in campo. Grande Pocho!