Hasse Jeppson: biografia dell’attaccante svedese del Napoli

Bentrovati nell’angolo dedicato ai giocatori che hanno fatto la storia del calcio Napoli, ossia la nostra categoria “Numeri 1” in maglia azzurra. Per il post di oggi vi parleremo di colui che ha fatto sognare i tifosi napoletani: Hasse Jeppson, attaccante svedese acquistato per 105 milioni di lire dall’allora presidente Achille Lauro e soprannominato per questo motivo  ‘o Banco ‘e Napule.

Hasse Jeppson, gli inizi

Hans Olof Jeppson, detto Hasse, nasce a Kungsbacka il 10 maggio 1925 e inizia la sua carriera calcistica nel suo paese, la Svezia, nelle fila del Kungsbacka IF, per poi passare all‘Örgryte IS. Grazie alle sue buone prestazioni in campo riesce a guadagnarsi la consacrazione nel grande calcio svedese, giocando in una delle migliori squadre locali, il Djurgårdens IF, nel 1948, dove arriva la consacrazione: in tre anni riesce a segnare con la maglia degli svedesi più di un gol a partita, dove saranno 58 reti in 51 partite. Nella stagione 1950-51 diventa il capocannoniere del campionato svedese con 17 reti e conquistando la nazionale, sostituendo niente meno che Gunnar Nordahl.

hasse jeppson foto

Hasse Jeppson al Charlton Athletic

Quando ormai è fisso in nazionale, per Hasse Jeppson si aprono le porte del grande calcio inglese: viene infatti acquistato dal Charlton Athletic. Infatti dopo le splendide prestazioni nel mondiale brasiliano del 1950 (per intenderci quello della tragedia della finale al Maracanà e della vittoria dell’Uruguay sui padroni di casa) che vedono Jeppson siglare due reti e garantire alla nazionale il terzo posto finale nella competizione, attirano l’interesse degli inglesi che lo acquistano, diventando il secondo svedese nella storia del campionato inglese.

Memorabile una sua tripletta ad Highbury contro l’Arsenal, che lo consegnano al grande calcio: l’Atalanta con un grande colpo lo porta in Italia!

Jeppson in maglia Dea

Dalla stagione 1951-52 è acquistato dai nerazzurri dell‘Atalanta che lo prelevano per 18.000 sterline, un vero affare quello della società lombarda, che come vedremo porterà dividendi da lì a poco.

Debutta in un Atalanta-Como 1-0, dove segna subito il suo primo gol in Italia e la squadra, allora terz’ultima, finisce dodicesima salvandosi senza patemi. La sua prima stagione in Italia si conclude con 22 reti in 27 partite e quarto nella classifica cannonieri.

Ma non è finita qui: il Napoli lo acquista per 105 milioni di lire: inizia la leggenda di Hasse Jeppson, Il Banco di Napoli!

hasse jeppson atalanta

Hasse Jeppson al Napoli

Come detto, Achille Lauro non bada a spese per fare una squadra da scudetto e acquista Hasse Jeppson per 105 milioni di lire, Vitali, Bugatti e successivamente Amadei e Luis Vinicio, costruendo così una squadra eccezionale.

La cifra per acquistare Hasse Jeppson fu così elevata, da essere pari all’intero bilancio del Banco di Napoli, ed è da qui che ogni volta che il gigante svedese cadeva a terra, la gente esclamava:

“E’ caduto ‘o Banco e Napule”!

Jeppson diventa subito uno degli idoli della folla: si gioca allora al Vomero, allo stadio Collana, che diventa sempre più piccolo poiché non riesce a contenere tutti i tifosi che giungevano al campo per veder giocare Jeppson.

In maglia azzurra Jeppson sigla 52 reti in 112 partite, giocando con altri grandi campioni della sua epoca come Amadei e Vinicio. Oltre che per la nota storia del Banco di Napoli, Jeppson sarà ricordato anche per la sua capacità nel siglare gol difficilissimi, ma allo stesso tempo di sbagliarne di facili. E da qui nasce l’esclamazione del napoletano di quegli anni “Allanema e Jeppson” proprio come modo di meravigliarsi di un evento accaduto, oppure di imprecare usando dire “Mannagg Jeppson”.

Con gli azzurri rimane quattro stagioni e sarà ricordato per sempre dai tifosi per i quattro gol realizzati nella stessa gara in casa contro la sua ex squadra, l’Atalanta, in un Napoli-Atalanta terminata con il risultato di 6-3.

Nel 1956, dopo un rapporto burrascoso con il presidente Achille Lauro, decide di lasciare il Napoli per giocare con il Torino.

Jeppson al Torino

Con i granata non è più lo stesso Hasse Jeppson, e conclude la stagione 1956-57 con sole 19 gare condite però comunque da 7 reti. Grandissima esultanza per i tifosi granata quando Hasse Jeppson riesce a siglare due reti ai rivali della Juventus in un derby della Mole terminato 4-1 per i torinisti. Termina la stagione e carriera da calciatore di Jeppson con il Torino che giunge al settimo posto.

Jeppson in nazionale

Con la nazionale svedese, Hasse Jeppson conquista il terzo posto ai mondiali di Brasile 1950, siglando anche due reti importanti per la vittoria svedese contro l’Italia in una gara terminata 3-2.

Con la nazionale svedese, Jeppson disputa 12 gare con nove reti all’attivo.

Hasse Jeppson, oltre il calcio la passione per il tennis

Jeppson non era solo un calciatore, ma anche un grande tennista. Infatti, riesce anche a partecipare ad alcuni tornei, uno dei quali al Tennis Club Napoli, battendo uno dei migliori tennisti tedeschi in circolazione a quel tempo.

Dopo l’addio al calcio, Hasse Jeppson si da alla attività manageriali e dedica il suo tempo al tennis, sua grande passione.

Hasse Jeppson si spegne a Roma all’età di 87 anni, il 21 febbraio 2013 per complicazioni renali e cardiache a seguito di un intervento chirurgico per una frattura al femore, ma sarà sempre ricordato con affetto da tutti i tifosi del Napoli.

 

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