Luigi Pogliana: il terzino del Napoli degli anni ’70 per il nostro consueto spazio dedicato ai numeri 1 azzurri

Luigi Pogliana è un nome che non dirà nulla ai giovani tifosi del Napoli, soprattutto quelli della Gen Z e i Millennials, ma che è invece un ricordo indelebile per i tifosi un pò più maturi. Li chiamano boomers, noi li chiamiamo semplicemente tifosi saggi. Questi supporters del Napoli si sono goduti anni di puro spettacolo all’ombra del Vesuvio, grazie ad una squadra che macinava vittorie e bel gioco, soprattutto negli anni di Vinicio, e che si sono avvicinati molto allo scudetto, sfuggito via all’ultimo per un gol dell’ex Altafini. Uno dei protagonisti degli anni ’70 a Napoli è stato Luigi Pogliana, classe 1945, di professione terzino.

In questo post a cura di Diretta Napoli e dedicato ai numeri 1 in maglia azzurra, ripercorriamo insieme i numeri e gli step di carriera del calciatore che insieme a Bruscolotti formava una coppia di terzini niente male.

Luigi Pogliana: gli inizi di carriera

Luigi Pogliana nasce a Legnano il 25 gennaio del 1945. Di professione terzino sinistro, inizia la sua carriera sportiva nella squadra della sua città, appunto il Legnano, giocando insieme ad un certo Gigi Riva, a cavallo tra il 1962 e il 1965. Quegli anni lo hanno plasmato con 66 presenze complessive, e successivamente si ricordano di lui i tifosi del Novara, che lo hanno avuto altre due stagioni, tra il 1965 e il 1967, con 52 presenze e 1 gol per lui.

Sono proprio gli anni di Novara che hanno convinto i dirigenti azzurri del tempo ad investire su di lui. A soli 22 anni viene ingaggiato dal Napoli, pronto a giocare in serie A ad alti livelli.

Luigi Pogliana al Napoli: gli anni più belli della sua carriera

L’esordio nella massima serie per Pogliana avviene il 24 settembre 1967, nella vittoria casalinga contro l’Atalanta per 1-0. Da qui si capisce subito che il ragazzo ha stoffa, polmoni d’acciaio e una buona dose di abnegazione e generosità. Pogliana diviene così da subito titolare, in una squadra che vanta calciatori del calibro di Canè, Altafini, Zoff, Juliano e Sivori (che non completerà però la stagione). La squadra suggella un ottimo campionato con il secondo posto finale alle spalle del Milan. Un risultato mai ottenuto fino a quel momento nella storia del Napoli. Per Pogliana anche un gol in 28 gare.

Negli anni successivi, il Napoli si mantiene su ottimi livelli, grazie anche alle prestazioni di un terzino fluidificante sinistro, che oggi servirebbe come il pane alla Nazionale ma che all’epoca era chiuso da tantissimi altri giocatori nel ruolo. Sfiora lo scudetto per la prima volta nel 1971, con la squadra finita terza alle spalle delle milanesi, ma derubata a Milano nello scontro diretto contro i nerazzurri di Fraizzoli. Gli azzurri avanti di 1 gol, superati anche da un rigore inesistente e un’espulsione di Burgnich. Pogliana in rete nella gara d’andata.

Gli anni più belli per Pogliana (sportivamente parlando) sono quelli a cavallo tra il 1974 e il 1976, quando la squadra si gioca lo scudetto punto a punto contro la Juventus (sarà il suo secondo scudetto sfiorato) e vince la sua seconda coppa Italia, battendo il Verona in finale per 4-0. Nel mezzo gol pesanti, come quelli siglati contro Juventus e Inter: ai piemontesi segna l’8 novembre del 1970, consentendo al Napoli di battere i bianconeri per 1-0, mentre il 19 marzo 1972 è suo il gol del pareggio contro la Juventus nell’1-1 finale; ai lombardi segna invece il 22 novembre del 1970 nel gol del momentaneo pareggio nella sfida poi vinta dagli azzurri per 2-1 e l’11 aprile 1976 il momentaneo 1-0 nella gara in casa contro l’Inter terminata poi 3-1. Pogliana segna solo gol pesanti.

Negli ultimi anni viene un pò chiuso da Antonio La Palma, più giovane di lui, ma Luigi si fa sempre trovare pronto per timbrare il cartellino.

Conclude la sua carriera al Napoli all’età di soli 32 anni. In carriera ha totalizzato complessivamente 196 presenze e 6 reti in Serie A, tutte con gli azzurri, legando quindi il suo nome e la sua carriera con i colori azzurri.

Nell’ultima stagione approda alla Pistoiese, dove gioca solo 19 partite totali, prima di appendere le scarpette al chiodo.

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