Paulo Innocenti, bio del primo capitano nella storia del Napoli e primo marcatore della SSC Napoli, oggi nel post a cura di Diretta Napoli
Il Napoli è una delle squadre di calcio più antiche del Sud Italia e del nostro paese in generale. Data di nascita: 1926. Ma la nostra squadra è anche quella che ha, con il Sud America, il legame forse più profondo e viscerale tra le squadre italiane. Se andiamo a spulciare tra gli annali, abbiamo avuto il calciatore più forte di tutti i tempi, argentino, alcuni dei calciatori più forti che hanno vestito questa maglia sono sudamericani (Maradona, Careca, Cavani, Lavezzi e tanti altri). Abbiamo il calciatore che detiene il record di gol in serie A in un singolo campionato, ossia Higuain, anch’egli argentino. E se vi dicessi che anche il primo capitano della storia del Napoli è sudamericano? Ebbene si, avete capito bene. Si tratta di Paulo Innocenti, nato in Brasile ma emigrato in Italia a 13 anni, sangue carioca: è stato lui il primo capitano dell’SSC Napoli nel lontano 1926. Ruolo terzino. E’ stato inoltre sempre Innocenti a siglare il primo gol nella storia del Napoli. Altro legame profondo con la storia.
Andiamo a scoprire insieme la storia di Paulo Innocenti, il primo capitano della storia del Napoli, per il nostro consueto appuntamento con i numeri uno in maglia azzurra. Bentornati su Diretta-Napoli!
Paulo Innocenti: gli inizi
Paulo Innocenti – noto anche come Paolo Innocenti – nasce in Brasile, più specificatamente a Rio Grande do Sul l’11 marzo del 1902. Paulo approda in Italia nel 1915, a 13 anni, per ritornare nel paese di origine dei genitori, che erano originari di Bologna.
Qui decide di mettersi in gioco e iniziare a giocare a calcio, che in Italia sta prendendo sempre più piede. Approda così nel Bologna, la squadra della città che lo ha adottato. Il ruolo di terzino, gli calza a pennello.
Gioca nel Virtus Bologna nella stagione 1923-24, mettendo a referto 21 presenze. Approda al Bologna per le stagioni 1924-25 e 1925-26, contribuendo a vincere uno scudetto con i bolognesi (stagione 1924-25) con 12 presenze a referto, in annate in cui non è possibile effettuare sostituzioni.
Ma nell’agosto del 1926 Innocenti passa alla storia: arriva la chiamata del neonato Napoli. Qui giocherà per diversi anni. Il Bologna lo ha infatti inserito nella lista dei partenti. Si offre al Napoli per 2mila lire via telegramma.
Curiosità: quando il Napoli lo contatta, aveva già firmato con la Pistoiese. Ma lui vuole Napoli ed è così che in allenamento finge un infortunio pur di giocare con i colori azzurri.
Paulo Innocenti al Napoli
Paulo Innocenti diviene così un calciatore dell’SSC Napoli nel 1926 e viene subito proclamato capitano. E’ lui a scendere in campo con la fascia di capitano per la prima volta nella storia dell’SSC Napoli (3 ottobre del 1926 in un Inter-Napoli 3-0). E’ proprio di Paulo Innocenti il primo gol nella storia del Napoli, siglato nella gara persa a Genova contro il Genoa per 4-1 (17 ottobre del 1926). Ma non importa, il primo gol della storia del Napoli è “brasiliano”. Un popolo che con i napoletani ha in comune molto, moltissimo. Con il Napoli, Paulo Innocenti gioca fino al 1937, quindi per ben 10 stagioni consecutive, passando da Giorgio Ascarelli al comandante Achille Lauro. Le sue presenze sono state in totale 213 con 6 reti messe a segno. Sempre sotto il segno di Paulo Innocenti abbiamo il miglior piazzamento del Napoli della storia pre-Seconda Guerra Mondiale (3° posto nelle stagioni 1932-33 e 1933-34).
Riesce a collezionare, in questo frangente, anche 5 presenze nella Nazione Italiana B.
Con il Napoli siede anche in panchina, sostituendo Antonio Vojak nel 1942-43, con la squadra che arriva terza in B.
Curiosità su Paulo Innocenti: il suo soprannome “Pippone” fa sorridere. Non c’entra niente con le sue doti da calciatore, ma per il suo naso molto pronunciato. Pippone diviene anche il nome del suo Bar, sito in Via Santa Brigida.
Dopo il calcio giocato Paulo rimane a Napoli
Paulo Innocenti si innamora di Napoli e decide di trasferirsi in città anche dopo il ritiro da calciatore. Sente l’affetto dei tifosi, vive in una città che gli piace e che lo emoziona. Forse gli ricorda proprio il suo Brasile. Fatto sta che qui diviene uomo di fiducia di Achille Lauro, apre un’attività commerciale, un bar in pieno centro storico, sempre frequentato dai tifosi del Napoli e da coloro che volessero passare a salutarlo. Muore per un infarto il 13 luglio del 1983. Ma la storia per lui si è fermata. Verrà infatti ricordato per sempre come il primo capitano della storia del Napoli, primo marcatore della storia del Napoli, primo capitano straniero della storia della nostra società. Rinsaldando quelli che sono i rapporti tra Napoli e Brasile. Chi lo ha detto che il legame dei napoletani è solo con gli argentini?