Stadio Diego Armando Maradona: storia dell’impianto napoletano nel post di Diretta Napoli

Bentrovati su Diretta Napoli, il sito dedicato ai nostri beniamini in maglia azzurra. Per il post di oggi abbiamo deciso di parlare di uno dei luoghi preferiti dal tifoso napoletano, all’interno del quale ha vissuto momenti magici e altri, per certi aspetti, anche tragici. Stiamo parlando dello Stadio Diego Armando Maradona, ex San Paolo di Napoli.

Situato nel quartiere di Fuorigrotta, quest’impianto è stato inaugurato nel 1959 e ancora oggi è lo stadio dove si svolgono le gare del calcio Napoli, il luogo all’interno del quale tutti i sogni del tifoso azzurro prendono vita, almeno all’interno dei 90 minuti di gioco.

In questo post a cura di Diretta Napoli vedremo insieme la storia e alcune statistiche legate allo stadio napoletano, i momenti più belli del catino di Fuorigrotta e alcune info utili.

stadio san paolo

Stadio San Paolo: il progetto

Lo stadio San Paolo venne inaugurato nel 1959, quando a seguito della demolizione dello Stadio Partenopeo fatto costruire dal presidente Giorgio Ascarelli (e precedentemente ribattezzato proprio Ascarelli, postumo alla sua morte) e vista l’impossibilità di utilizzare lo stadio Collana per la sua ridotta capienza (20.000 spettatori circa), si decise di costruire uno stadio più capiente che potesse evitare i problemi di ordine pubblico che al Vomero si erano susseguiti in quegli anni (tifosi assiepati a bordo campo, invasioni di tifosi ad ogni decisione arbitrale contraria, il crollo di una tribuna dopo il gol di Lushta in un Napoli-Bari del 1946). E fu così che l’amministrazione comunale decise di costruire il suo stadio a Fuorigrotta, quartiere che allora era interessato da un forte processo di urbanizzazione.

La progettazione fu affidata all’architetto Carlo Cocchia che insieme ad un team di professionisti tra cui Gerardo Mazziotti, realizzò il primo bozzetto che in realtà era diverso da quello definitivo: infatti era previsto un solo anello, poi si optò per due anelli distinti. L’allora sindaco e presidente del Napoli Achille Lauro diede il suo benestare e il progetto di costruzione del nuovo stadio napoletano ebbe inizio, e si concluse il 2 dicembre del 1959, quando lo stadio fu consegnato al Comune di Napoli.

La capienza iniziale era di 90.000 spettatori e inizialmente si chiamava stadio del Sole, poi ribattezzato stadio San Paolo nel 1963, in onore di Paolo di Tarso.

L’inaugurazione del nuovo stadio avvenne quattro giorni dopo: l’avversario era la Juventus.

stadio san paolo di napoli

Inaugurazione dello stadio San Paolo: Napoli-Juventus 2-1

Era il 6 dicembre del 1959 quando venne finalmente inaugurato lo Stadio del Sole, ribattezzato successivamente Stadio San Paolo di Napoli. La gara era di quelle perfette per inaugurare il catino di Fuorigrotta: Napoli-Juventus.

La Juventus scese in campo sicura di vincere quella gara, forte di fuoriclasse del calibro di Sivori, Charles, Boniperti.

Il Napoli di quella stagione non era molto forte, e finì quell’anno ad un passo dalla retrocessione in serie B. Ma quella partita fu totalmente diversa da quella che i bianconeri si aspettavano e terminò 2-1 per il Napoli grazie ai gol di Vitali e Vinicio. Per la Juve segnò Cervato su rigore.

I lavori successivi di ristrutturazione

Negli anni successivi lo stadio di Fuorigrotta fu interessato da lavori di ristrutturazione: prima quelli del 1980 per permettere il regolare svolgimento degli Europei di Calcio. In quell’occasione vi fu l’edificazione della tribuna Posillipo e l’installazione, nell’intersezione dei settori Distinti e Curva A, di un tabellone luminoso dotato di un orologio. Inoltre furono risolti i problemi di illuminazione dello stadio. I lavori costarono 1 miliardo di lire.

Dopo pochi anni, altri lavori interessarono lo stadio, dal 1988 al 1990, utili allo svolgimento dei Mondiali di Italia ’90. In quell’occasione fu costruito il famoso terzo anello, una struttura in ferro che aveva l’intento di proteggere gli spettatori in caso di pioggia. Inoltre furono installati i sediolini di colore rosso, inizialmente numerati.

Questi lavori portarono il numero di spettatori massimo a 72.810. Inoltre furono terminati i lavori per l’installazione di due ascensori di collegamento con la tribuna stampa, la realizzazione una struttura sopraelevata denominata Dirigibile e destinata a ospitare telecronisti e regie televisive, l’ammodernamento della pista di atletica e dell’impianto di illuminazione, oltre che l’installazione di due display fissati alla balaustra al posto del tabellone luminoso, poi ancora la ristrutturazione degli ingressi e la costruzione di un parcheggio sotterraneo. I lavori però non furono mai terminati in tempo e si attese il 1991 per la chiusura definitiva dei lavori.

Ma si vede che qualcosa non andò per il verso giusto. Infatti lo stadio soffriva di problemi strutturali (e ne soffre ancora oggi).Dopo pochi anni vi fu infatti il guasto dei tabelloni, il problema della pista di atletica, soggetta a degrado, la pericolosità strutturale del terzo anello, problemi di ordine pubblico (ad ogni gol del Napoli le abitazioni antistanti subiscono movimenti simili a un terremoto), problemi di traffico pre e post partita, la mancanza di parcheggi, problemi al manto erboso, problemi in caso di forti perturbazioni (che costrinsero la chiusura dello stadio nel 2001 per un certo periodo di tempo).

Dopo anni di degrado, finalmente nel 2019 iniziarono nuovi lavori di ristrutturazione dello stadio per ospitare le Universiadi. In questa occasione c’è stata la sostituzione dei vecchi sediolini, ormai usurati dal tempo e sostituiti da più moderni colorati, il rifacimento della pista di atletica, l’installazione di due maxischermi all’altezza della tribuna laterale e dei Distinti, oltreché l’ammodernamento degli spogliatoi, degli impianti audio e d’illuminazione. Inoltre è stata ampliata la distanza tra i singoli sediolini, e ciò ha ridotto ancora di più la capienza dello stadio, che dai 90.000 iniziali, scesi poi a 72.810 dopo i lavori di Italia ’90 e ridotti a 60.000 dopo la chiusura del terzo anello, ad oggi si attesta a 54.726 posti a sedere.

stadio san paolo di napoli oggi

Curiosità: i vari presidenti del Napoli che susseguiti a Lauro, da Ferlaino, fino ad Aurelio de Laurentiis, hanno tutti suggerito la costruzione di un nuovo stadio per ovviare a problemi strutturali che lo stadio possiede, quasi impossibili da risolvere operando sulla struttura preesistente.

Corrado Ferlaino ad esempio aveva pensato ad una struttura da 150.000 spettatori presso il comune di Casoria (e nel 1985 aveva già richiesto al comune la possibilità di aumentare la capienza dello stadio a 100.000 spettatori visto l’arrivo di Maradona), mentre ADL ha pensato a diverse soluzioni, tutte collocate nell’interland cittadino.

Alcune statistiche legate allo stadio Diego Armando Maradona, ex San Paolo

Di seguito alcune statistiche legato allo stadio San Paolo, catino nel quale il Napoli ha festeggiato la vittoria di due scudetti, conquistati matematicamente proprio in casa (contro Fiorentina e Lazio).

  • Record di abbonati: 70.405 nella Stagione 1975-1976.
  • Record di pubblico in campionato: 89.992 spettatori circa in Napoli-Perugia del 20 ottobre 1979.
  • Record d’incasso in campionato: circa 3.200.000.000 di lire in Napoli-Inter (15 gennaio 1989).
  • Record di pubblico in competizioni europee: 85.000 spettatori circa in Napoli-Real Madrid del 30 settembre 1987, gara di ritorno degli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1987-1988.
  • Record d’incasso in competizioni europee: 4.484.302 euro in Napoli-Real Madrid del 7 marzo 2017, gara di ritorno degli ottavi di finale della UEFA Champions League 2016-2017.
  • Il Napoli vanta in coabitazione con Bologna (1931-1932) e Juventus (1932-1933) il record dei punti (33 su 34) ottenuti nelle gare interne in un campionato a 18 squadre con 2 punti per vittoria (16 vittorie ed 1 pareggio in 17 partite), realizzato nel torneo 1989-1990;

Info utili sullo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli

Di seguito alcune info utili sullo stadio napoletano.

Indirizzo Stadio Diego Armando Maradona

Piazzale Vincenzo Tecchio, 80125 Napoli NA, Italia

Capienza Stadio Diego Armando Maradona

Lo stadio può ospitare al momento 54.726 spettatori, così ripartiti:

Anello inferiore Tribuna Centrale Autorità: 1 056
Tribuna Centrale Inferiore: 1 404
Tribuna Family: 944 Include 44 postazioni riservate ai disabili e altrettante agli accompagnatori
Tribuna Ospiti: 1 029 Include 38 postazioni riservate ai disabili e altrettante agli accompagnatori
Distinti: 6 384
Curva A: 4 623 Include 28 postazioni riservate ai disabili e altrettante agli accompagnatori
Curva B: 5 015 Include 28 postazioni riservate ai disabili e altrettante agli accompagnatori

Totale dell’anello inferiore 20 455

Anello superiore Tribuna Posillipo 4 581 Include 237 postazioni destinate alla tribuna stampa “Carlo Iuliano”
Tribuna Nisida 2 105
Tribuna Ospiti 2 482
Distinti 9 575
Curva A 7 484
Curva B 8 044

Totale dell’anello superiore 34 271

Come arrivare allo stadio Diego Armando Maradona

  • Treno: stazione Campi Flegrei;
  • Metropolitana: Linea 2 per Pozzuoli, fermata Campi Flegrei;
  • Autobus: numero 151;
  • Auto: uscita Fuorigrotta della tangenziale di Napoli; in alternativa si può prendere il raccordo e uscire a Fuorigrotta; oppure dal Vomero proseguire per Soccavo, e da lì a Fuorigrotta direzione stadio;

Novità stadio: “Stadio Diego Armando Maradona” al posto della denominazione San Paolo

In seguito alla prematura morte di Diego Armando Maradona, tutti i tifosi e l’amministrazione comunale si sono mobilitati per cambiare il nome dello stadio da “Stadio San Paolo” a “Stadio Diego Armando Maradona”.

L’annuncio in diretta TV è stato dato direttamente dal sindaco di Napoli, De Magistris. Da oggi si potrà onorare al meglio la memoria del campione argentino con uno stadio a lui dedicato, nel tempio che lo ha visto protagonista per ben 7 anni consecutivi, nei quali ci ha deliziato con le sue giocate eccezionali.

napoli-real sociedad

Fonte: Instagram @napolimagazine

 

Il nostro post dedicato allo stadio ex San Paolo e oggi Diego Armando Maradona, termina qui. Alla prossima con i post dedicati al calcio Napoli di Diretta Napoli!

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