In tanti l’avevano prontamente etichettato come “vecchio”, eppure la sua leadership e la sua costanza farebbero comodo a qualsiasi squadra, Napoli ovviamente compreso. Nonostante quello che pensavano tanti addetti ai lavori, già pronti a etichettare come “bollito” Raul Albiol ai tempi del suo addio al Napoli.

Certo, con Albiol in squadra a riformare la solidissima coppia con Koulibaly, i partenopei avrebbero probabilmente già in tasca il pass per la Champions League, a dispetto di quanto sta avvenendo ora. Una sfida, quella per la qualificazione in Champions League, a cui si stanno focalizzando anche gli appassionati di scommesse, sfruttando portali in modo particolare come Comparabet.it.

Il percorso in Europa League

Il Villarreal è arrivato in finale della seconda competizione per club nel Vecchio Continente. Questo conferma ancora una volta la bontà del lavoro in ambito europeo che è stato in grado di svolgere il tecnico Unai Emery, che ha già vinto questa coppa in ben tre occasioni.

L’ex Napoli Albiol è, senza ombra di dubbio, uno dei punti di forza del sottomarino giallo, il cui carisma è stato fondamentale per Emery per cementare la difesa e dare sicurezza a tutto il reparto. Il centrale difensivo, però, è sempre seguito con un’attenzione particolare da parte dei tifosi del Napoli, anche per quello che ha dimostrato con la maglia azzurra.

È stato ribattezzato “El Patron”, dal suo ex compagno di squadra Allan, vista la passione dei due per la serie tv Narcos guardata nel corso dei vari ritiri, con il Villarreal sembra aver trovato una seconda giovinezza. Sì, visto che in dieci partite ha realizzato anche due gol in Europa, mettendo in mostra la proverbiale maestria nel guidare tutti i suoi compagni ad una fase difensiva veramente impeccabile.

I trascorsi con il Napoli

Anche con la maglia dei partenopei Raul Albiol aveva sfiorato la finalissima in Europa League. in quel caso, quando in panchina c’era il suo connazionale Rafa Benitez, gli azzurri erano stati eliminati ad opera del Dnipro in semifinale, anche per colpa di una rete degli ucraini, al San Paolo, che era nettamente in fuorigioco e che poi fece la differenza nel computo complessivo delle reti.

Raul Albiol ha raggiunto gli azzurri quando correva l’anno 2012. Un difensore che nasceva espressamente da una richiesta ben precisa di Rafa Benitez, che fin da subito fece il suo nome alla dirigenza con l’intento di rinforzare la difesa del Napoli. De Laurentiis lo accontentò subito, versando nelle casse dei Blancos una cifra intorno ai 12 milioni di euro.

Ebbene, poche settimane dopo, Albiol si era già trasformato in uno dei leader, non solo in campo, ma anche molto più internamente nello spogliatoio, del Napoli. Un punto di riferimento sotto ogni aspetto, colui che poi ebbe la funzione di guida anche per instradare Koulibaly e trasmettergli tutti quegli insegnamenti che hanno portato il senegalese a diventare uno dei migliori difensori del mondo.

Albiol ha lasciato la compagine azzurra nella stagione estiva di due anni fa, a 33 anni suonati. Sono tanti i tifosi del Napoli che lo rimpiangono e, anzi, criticano ancora adesso la scelta della società di lasciarlo andare. Anche se chiaramente aveva tutte le carte in regola per dare ancora tantissimo in campo, Raul Albiol aveva un’intenzione ferma e precisa, ovvero quella di fare ritorno nella sua patria natia.

Certo, l’addio non è stato altrettanto dolce con la società, in modo particolare con Aurelio De Laurentiis. Il difensore spagnolo, infatti, pare che ebbe qualche diverbio nell’epoca Ancelotti, per via di come fu gestito un infortunio. Una spaccatura testimoniata anche dalle parole di De Laurentiis, che alluse all’età avanzata di Albiol come motivo per giustificare la mancata volontà di tenerlo a Napoli.  

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