Dichiarazioni De Laurentiis: no a Superlega ma si a Riforma del calcio e dribbling sul rinnovo di Insigne

De Laurentiis ha rotto il silenzio. Ha infatti rilasciato una lunga dichiarazione e conferenza stampa, in vista della prossima stagione agonistica. Le sue dichiarazioni hanno riguardato tanti aspetti legati al mondo del calcio e al suo Napoli. Anche la pandemia e la scelta di giocare gli Europei è stata oggetto di discussione.

Aurelio va a mille sugli Europei, ai quali è contrario, vista la pandemia e l’incertezza stadi, così come contrario è ai mondiali del 2022, definiti una super ca**ola . Un appello poi a Draghi a interessarsi più del calcio, sport numero 1 ma in crisi economica.

La crisi economica tocca il Napoli e quindi anche il rinnovo di Insigne

La crisi del calcio tocca il Napoli molto da vicino. La società non è altamente indebitata ma ha bisogno di denaro fresco, che potrebbe arrivare dalla cessione di alcuni uomini mercato. Nessuno è incedibile. Su Insigne, invece chiaramente si attende la fine degli Europei per mettersi ad un tavolo. Ma “sarà quel che sarà..”, frase che fa intendere che il rinnovo non è per niente scontato.

Superlega? No grazie ma SI alla riforma del calcio europeo

Sulla Superlega, ADL si è detto contrario ma non su una riforma che consenta di giocarsi in maniera meritocratica l’accesso alla competizione, magari passando per i campionati nazionali. Infatti, il patron critica aspramente l’organizzazione di competizioni continentali minori, come l’E.L. che non portano introiti rilevanti alle società. Si invece a squadre dei primi cinque campionati con formula torneo con partite secche. No anche alla formula della Champions.

Champions ed Europa League non servono ai nostri bilanci perchè gli investimenti sono tali che non possiamo andare avanti con questi fatturati per fare assist istituzionali a chi crede di governare il calcio anzichè tutelarlo. Questo è un grosso problema.

Su Perez, ADL ha così replicato:

“Perez non mi ha mai contattato. Non sono mai stato a favore della Superlega, perchè ne faccio una questione economica. Non è facendo un super torneo a 12 che risolvi i problemi economici del calcio.

L’idea di ADL per risollevare il calcio europeo

L’idea per risollevare il calcio è di ADL, che afferma:

I 5 paesi più importanti sono quelli che possono permettersi calciatori più costosi: Spagna, Francia, Inghilterra, Germania e Italia. Queste 5 nazioni meriterebbero un campionato europeo a sè stante, il martedì, mercoledì e giovedì. Perez vuole fare i 12, ma bisognerebbe dare la possibilità democratica a tutti di competere, anche a Udinese e Fiorentina se si qualificano.

I primi 6 delle prime 5 nazioni diventerebbero un torneo a 29 partite secche. In questo modo tra sponsor, stadi e piattaforme porti a casa 10 miliardi, non i 3 di cui parla Perez. E gli altri 25 Stati? Chi arriva primo fa un’altra competizione a 25. Il primo della competizione a 25 e il primo di quella a 5 Stati fanno poi la Finalissima. La Finalissima sarà vista da 2-3 miliardi di persone… questo è quello che la UEFA non ha saputo valutare. Avrebbero potuto chiedere un parere a noi dell’ECA. Quando lavoravo all’ECA già ero consapevole che le cose non andassero. Siamo passati da 32 milioni di monte ingaggi con Mazzarri in Champions a 100 milioni in Europa League.”

Gattuso: nessun rancore

Nessun rancore con Gattuso per il mancato accesso alla Champions. Si era deciso di separarsi già in estate. Neanche lo scudetto avrebbe permesso la permanenza del tecnico alla guida del Napoli. Ovviamente con la Champions le cose sarebbero state meno dolorose. Ma l’addio era scontato.

Benvenuto Spalletti

Spalletti è stato elogiato in conferenza stampa da ADL, visto come un tecnico capace di guidare in maniera concreta e con risultati le sue squadre. Seguito già ai tempi dello Zenith, il tecnico toscano è stato scelto per la sua capacità di organizzare la squadra, che sia con l’Inter che con la Roma ha significato qualificazione alla Champions League.

Comments

comments

Pin It on Pinterest