Napoli-Juventus: precedenti e partite più belle nel post odierno a cura di Diretta-Napoli
Napoli-Juventus: precedenti e partite più belle giocate dagli azzurri contro la Vecchia Signora: quella tra azzurri e bianconeri è la sfida più attesa da tutti i napoletani ogni anno.
Tra gol, magie, delusioni e grandi giocate, in questo post di Diretta-Napoli vi parleremo della partita clou della serie A negli ultimi anni.
Napoli-Juventus: scontro numero 153 in serie A
Sarà il 153 confronto in Serie A tra Napoli e Juventus, la sfida numero 77 in casa azzurra. Addirittura si conta anche un precedente in serie B nella stagione 2006-07, che vide la gara del San Paolo terminare 1-1 con entrambe le squadre che sarebbero state poi promosse in serie A.
Questo il bilancio dei 76 precedenti al San Paolo:
- 26 vittorie del Napoli;
- 27 pareggi;
- 23 successi della Juve;
Ultima vittoria del Napoli al San Paolo contro La Juventus in Serie A:
Ultimo pareggio del Napoli al San Paolo contro la Juventus in Serie A:
Ultima sconfitta del Napoli al San Paolo contro la Juventus in Serie A:
Napoli-Juventus: storia della sfida tra azzurri e bianconeri
Raccontare Napoli-Juventus è un pò come sfogliare un vecchio album di ricordi. Tante sono state negli anni le sfide tra le due compagini, anche valevoli per lo scudetto. Addirittura nella storia la sfida in serie B nella stagione 2006-07, l’unica gara in serie cadetta tra le due formazioni.
Per ritrovare il primo Napoli-Juventus della storia occorre andare alla stagione 1926-27, la prima in assoluto in A della neonata SSC Napoli. Il battesimo di fuoco con i bianconeri si trasforma in un bagno di sangue: 0-3 in casa e 8-0 a Torino, che diviene una delle sconfitte più brucianti della storia azzurra.
La rivincita però arriva nella stagione 1928-29, quando il Napoli batte la Juventus in casa per 1-0, facendo capire che le cose stavano cambiando e che gli azzurri sarebbero diventato da lì a poco l’unica squadra del Sud stabilmente in A e in grado di battere le super potenze del Nord. Le gare si alternano equilibrate, tra vittorie bianconere e successi napoletani.
Nel Secondo Dopo-Guerra, il boom industriale italiano è guidato dalla FIAT, che diviene così la principale industria italiana, dove trovano impiego moltissimi napoletani pronti a emigrare a Torino in cerca di fortuna oppure lavorando a Pomigliano, dove è situato uno degli stabilimenti italiani del brand.
In quegli anni, si affaccia un nuovo presidente per il Napoli: Achille Lauro, uno dei più ricchi uomini d’affari italiani, politico e sindaco anche della città. Con lui si vuole dare maggiore forza alla squadra azzurra e farla competere in pieno contro i poteri forti imposti dalla famiglia Agnelli. Ed è così che il Collana diviene la casa del Napoli e qui si affrontano, in partite divenute epiche, i napoletani e gli juventini. Incredibile il 4-3 della stagione 1957-58, dove Pesaola, Vinicio e gli altri azzurri battono la Juventus di Charles, Sivori e Boniperti, in un catino che diventa infuocato e troppo piccolo.
Ed è così che a partire dal 1959-60 la gara si svolgerà allo stadio San Paolo, il nuovo catino che sorge nel quartiere Fuorigrotta. Inizialmente la capienza dello stadio è di oltre 80.000 posti a sedere, che diventano addirittura in alcune gare quasi di 90.000. Il battesimo di fuoco del nuovo stadio è proprio Napoli-Juventus, che termina 2-1 per gli azzurri, che però non sono più competitivi come qualche anno prima.
Achille Lauro nel frattempo lascia la presidenza azzurra a Fiore prima e Ferlaino poi. A partire dagli anni ’60 il Napoli investe sul mercato per competere appieno con la Vecchia Signora e con le milanesi. Si acquistano Sivori, Altafini, Zoff, che insieme a Juliano, Canè e ad una rosa più forte si posizionano tra i primi in classifica, senza però vincere mai nulla di importante. Ma sono tante le soddisfazioni che la squadra si toglie contro la Juventus: bello l’1-0 della stagione 1965-66 con un Napoli che termina terzo in classifica, superando la Juventus. Contro la Vecchia Signora il ricordo anche dell’ultima gara giocata con il Napoli e in generale nel calcio italiano da Omar Sivori: Napoli-Juventus stagione 1968-69, che termina 2-1 per il Napoli e in rissa, con Salvadori della Juventus colpito al volto, sanguinante.
Sivori dà l’addio al Napoli, che nel frattempo passa a Ferlaino, che prova negli anni ’70 a primeggiare, trovando però un muro davanti a sé, rappresentato dalla Juventus di Trapattoni. Incredibile la sconfitta del Napoli di Vinicio per 6-2 in casa nella stagione 1974-75, che vede gli azzurri combattere per lo scudetto fino all’ultimo contro i bianconeri, che hanno la meglio solamente nei minuti finali con un ex, Altafini, divenuto Core ‘ngrato, che con un suo gol decide la sfida-scudetto in favore dei bianconeri a Torino.
In entrambe le gare, addirittura più evidente in quella d’andata nonostante il 6-2 finale, un gioco azzurro all’olandese contrapposto al catenaccio bianconero. Due stili di gioco a confronto, che si ripetono nella stagione successiva, quando Savoldi viene acquistato per fare il definitivo salto di qualità. Il titolare della Nazionale Italiana non porta però in dote lo scudetto, ma la fine del ciclo-Vinicio.
Napoli-Juventus diviene di nuovo sfida scudetto nel 1980-81, quando stavolta è Krol a tentare l’impresa non riuscita ai suoi predecessori. Ma nonostante un grande campionato, il Napoli perde in casa contro la Juventus 1-0, e prima contro il Perugia già retrocesso con lo stesso punteggio, dando l’addio ai sogni di gloria.
Si inizia a parlare di maledizione, di uno scudetto che è un mare che non bagna Napoli.
Ma tutto cambia quando all’ombra del Vesuvio arriva il Re del Calcio: Diego Armando Maradona. E’ il punto più alto delle sfide Napoli-Juventus e dell’intera storia della società azzurra.
Gare storiche sono state giocate in questi anni, sempre o quasi sorridenti agli azzurri come la mitica punizione di Diego a Tacconi del 1985-86, rimasta nella storia della serie A come la punizione più difficile mai segnata nella storia del campionato.
La gara-scudetto si ripete l’anno dopo: Maradona vs Platini termina con il successo azzurro per 2-1 e lo scudetto che finalmente diviene il mare che bagna la città.
Le sfide sono sempre più serrate, con gli azzurri che vincono anche nella stagione 1987-88 per 2-1, 3-1 in quella 1989-90, che porta il secondo scudetto in dote. Ad aggiungersi a quelle sfide vi sono il 3-0 di coppa UEFA 1988-89 che ribalta lo 0-2 dell’andata in favore dei bianconeri e il 5-1 della supercoppa Italiana stagione 1990-91.
Da lì però inizia lo sgretolamento azzurro e la nuova fioritura bianconera, che si fa più forte con l’acquisizione di calciatori e dirigenti del Napoli, come Ciro Ferrara, Fusi, Marcello Lippi e Luciano Moggi.
Il Napoli vive i suoi insuccessi, e nel mentre la Juventus scopre al San Paolo un nuovo fenomeno del calcio italiano e mondiale, che ha fatto la storia della Juventus: Alessandro Del Piero sigla contro il Napoli al San Paolo i suoi primi gol in carriera, e proprio nello stadio di Diego inventa per la prima volta la pennellata, che diventa il suo marchio di fabbrica.
Le sfide Napoli-Juventus sono in quegli anni tutte in favore della Vecchia Signora, come nella stagione 1997-98, dove l’ex Fonseca, passato anch’egli alla Juventus, sigla il 2-1 negli ultimi minuti di gioco, che con ogni probabilità ha dato la mazzata finale alla stagione degli azzurri, che finiscono in quell’anno in serie B.
Neanche l’arrivo di Corbelli riesce a portare in dote punti nella stagione 2000-01: con Zeman in panchina il Napoli parte alla grande ma è punita da Kovacevic e ancora da Del Piero con pennellata nell’angolo, sul finire della gara.
Il Napoli a questo punto sprofonda in B e in C, passando dal fallimento tecnico a quello societario.
Per ritrovare un Napoli-Juventus in A occorre attendere la stagione 2007-08 quando un ex, stavolta bianconero, Marcelo Zalayeta, con un pò di astuzia e con tantissime polemiche, consente al Napoli di battere la Juventus per 3-1, con i gol di Domizzi e Gargano, che ribaltano il vantaggio iniziale, sempre di Del Piero.
Da allora Napoli-Juventus è divenuta una sfida equilibrata, almeno in casa, dove il Napoli ha spesso dettato legge. Bellissima la tripletta di Cavani, nel 3-0 Napoli della stagione 2010-11.
Napoli-Juventus è tornata negli ultimi anni ad essere una sfida scudetto, anche se sempre a favore dei colori bianconeri.
Napoli-Juventus 2-1 e 1-0 (rigore di Insigne) con Gattuso in panchina sono le ultime sfide giocate al San Paolo, divenuto nel frattempo stadio Maradona.
Napoli-Juventus: le partite più belle di sempre degli azzurri
Vediamo ora le più belle gare giocate dal Napoli contro la Juventus, iniziando dalla vittoria con Gattuso in panchina, stagione 2019-20.
Napoli-Juventus 2-1 2019-20: Insigne batte Ronaldo
Napoli-Juventus 2-1 2015-16: Insigne e Higuain stendono la Signora
Napoli-Juventus 3-0 2010-11: Cavani schianta la Vecchia Signora con una tripletta
Napoli-Juventus 3-3 Coppa Italia 2006 (azzurri qualificati dopo i calci di rigore)
Napoli-Juventus 5-1 1990: al Napoli la Supercoppa Italiana
Napoli-Juventus 3-1 1989-90: Maradona abbatte da solo la Vecchia Signora
Napoli-Juventus 3-0 1988-89: incredibile rimonta azzurra in Coppa UEFA
Napoli-Juventus 1-0: Maradona, un gol quasi “impossibile” su punizione
Napoli-Juventus 4-3 1957-58: quando lo Stadio Collana divenne “troppo piccolo”
Ci risiamo quindi: sarà di nuovo Napoli-Juventus. Di nuovo ciuccio e zebra a confronto. Chi sarà il vincitore? Lo scopriremo presto.