La grande passione verso i numeri e la cabala ha fatto sempre parte del popolo napoletano. Non è l’unica, però, dal momento che anche i colori azzurri sono ben saldi nel cuore di tanti partenopei, che si emozionano solamente a sentir nominare la squadra di calcio campana. 

Carlo Alvino è uno dei giornalisti più importanti di tutto il popolo napoletano, grande amanti di quei numeri che danno sostanza alle cose, e che sono legati al calcio e alla maglia azzurra. Nell’intervista che ha rilasciato al blog legato molto apprezzato dagli amanti delle scommesse serie A, ovvero Betway, ecco che Alvino si è fatto accompagnare in questo divertente viaggio, giusto per rimanere in tema di numeri, da un giocatore la cui maglietta numero 2 è rimasta e rimarrà per sempre impressa nella memoria di tutti i tifosi della compagine partenopea. Stiamo parlando di Giuseppe Bruscolotti, uno dei capitani storici del calcio Napoli.

Maradona e il numero 10 entrato nel cuore dei napoletani

I tifosi azzurri sono abituati a trovare per ogni giocatore un numero con cui quest’ultimo ha delle affinità. Avendo grande dimestichezza con la Smorfia, è facile fare dei paragoni e dei collegamenti. Anche se è troppo facile e scontato, come si può notare sul blog sportivo de L’insider, per Alvino è impossibile non partire dal numero 10, quello che dal 1987, ovvero l’anno in cui il Napoli ha vinto il primo scudetto, rappresenta Diego Armando Maradona. Per Napoli e i napoletani, il numero 10 argentino è un’entità extraterrestre e il numero 10 non si può che collegare a questo grandissimo campione da poco scomparso.

Un altro numero che fa scaldare notevolmente il cuore dei tifosi azzurri corrisponde certamente al numero 7, quello che corrisponde a Edinson Cavani. Il bomber nativo dell’Uruguay ha lasciato un bellissimo ricordo, con caterve di gol, di alcuni anche veramente spettacolari, che hanno infiammato il San Paolo.

Un altro numero che ha un significato speciale per i tifosi del Napoli è l’8. Seguendo la Smorfia Napoletana, è il numero che è legato alla Madonna, però per i supporters partenopei è la maglia di un grande capitano, ovvero Antonio Juliano. Si tratta del primo napoletano che è stato in grado di vestire la maglia della Nazionale Italiana e che indubbiamente è uno degli ultimi testimoni di un calcio romantico, che non esiste più, un vero e proprio giocatore d’altri tempi.

Il numero 22 e il “Pazzo”

Nella Smorfia Napoletana, il numero 22 corrisponde alla figura del “Pazzo” e chi meglio di ogni altro a identificare tale corrispondenza se non il “Pocho” Lavezzi, un altro calciatore di origini argentine che è riuscito a infiammare più e più volte il San Paolo e il popolo dei tifosi azzurri. Le sue scorribande sul terreno di gioco e le sue invenzioni da “cavallo pazzo”, lo hanno reso un vero e proprio idolo.

Un altro numero legato al calcio è il 17. Sembra pazzesco, dal momento che qualsiasi napoletano, nel momento in cui nominate in sua presenza il numero 17, vi risponderà con un gesto tipicamente scaramantico. Eppure, questo significato decisamente negativo, nel corso dell’ultimo decennio è scemato notevolmente per un motivo tipicamente calcistico. Lo zampino di chi ha cambiato un po’ la situazione è quello di Marek Hamsik, uno dei capitani recenti, il cui numero di maglia è proprio il 17: tra i tanti meriti del giocatore della Repubblica Ceca c’è anche questo. Infine, il numero 55 è il numero della musica secondo la Smorfia Napoletana ed è inevitabile ricollegarlo ai cori e al calorosissimo tifo del San Paolo che, purtroppo, in questi momenti, per ovvi motivi legati alla pandemia, non è possibile vedere.

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