Dopo la gara di ieri contro il Barcellona, gli azzurri si rituffano in campionato e coppa Italia: ci sono infatti da giocare due importantissime gare che diranno molto sul futuro europeo degli azzurri. Infatti dopo i blaugrana al San Paolo, gli azzurri se la vedranno sempre al catino di Fuorigrotta contro il Torino, dove da poco non siede più sulla panchina l’ex Mazzarri (che ha dato più di un dispiacere quando allenava i granata), e successivamente il ritorno al San Paolo contro l’Inter nella semifinale di Coppa Italia, che vedrà gli azzurri difendere lo 0-1 dell’andata (coronavirus permettendo). In palio abbiamo la qualificazione alla finale di Roma contro la vincente dell’altra semifinale, Juventus-Milan.
In caso di vittoria della coppa nazionale, infatti, il Napoli sarebbe sicuro di giocare la prossima Europa League, seconda competizione continentale. In caso di esclusione invece dovrebbe arrivare almeno tra le prime sette della classifica, a meno che il Milan non vinca la coppa. In questo caso gli azzurri dovrebbero terminare almeno sesti il proprio campionato. Ed è proprio per questa incertezza che domina la scena, che il Napoli è costretto a infilare un filotto di vittorie per non perdere altri punti soprattutto in casa, dove tra Lecce, Fiorentina, Parma, Bologna e Cagliari, quest’anno il catino napoletano è stato tutt’altro che inviolabile. Ma i bookmakers stranieri affidabili sono sicuri, viste le quote ancora oggi disponibili sui loro siti, che gli azzurri riusciranno, grazie anche alla cura Gattuso, a qualificarsi almeno alla seconda coppa continentale.
La cura Gattuso: tutta grinta e sacrificio
La cura Gattuso nelle ultime gare ha prodotto buoni risultati, con gli azzurri che sono riusciti ad espugnare i campi di Milano (contro la già citata Inter) in coppa Italia, Cagliari e Brescia in campionato, oltre che la vittoriosa trasferta di Genova contro la Samp per 4-2. I problemi nascono in casa, dove al di là della vittoria contro la Juventus e con la Lazio in Coppa Italia, gli azzurri hanno finora steccato clamorosamente. Soprattutto la gara interna con il Lecce ha lasciato più di una ferita in casa azzurra, che mette a nudo tutte le fragilità di una squadra bella con le grandi e in difficoltà quando si tratta di giocare con le piccole squadre, soprattutto davanti al pubblico amico. Infatti forse il principale problema legato alla squadra riguarda la fase difensiva quando si tratta di giocare con avversari che ripartono in contropiede, e quando si tratta di impostare il gioco e dettare i tempi della gara con avversari chiusi a riccio.
Mister Gattuso sta cercando di trovare la quadratura del cerchio, magari con un centrocampo più di corsa con l’inserimento di Demme e Zielinski, e meno di palleggio (fuori Lobotka e Allan, quest’ultimo non in condizione). Ruiz pian piano sta riprendendo una forma accettabile, e spostato più in avanti, è tornato da alcune gare ad essere un giocatore completo e tra i centrocampisti under 21 migliori in Europa.
Staremo a vedere quindi se nelle prossime partite il Napoli confermerà i progressi visti nelle ultime gare, oppure se il prossimo anno assisteremo ad un Napoli senza coppe europee, magari concentrato tutto sul campionato.