Termina la stagione 2021-22: il commento di Diretta Napoli agli azzurri di Spalletti
Termina una lunga stagione per i colori azzurri. La prima con Spalletti in panchina, che ha portato in dote un terzo posto finale con 79 punti con qualificazione alla prossima Champions League. Meno bene le avventure in coppa Italia ed Europa League, dove gli azzurri sono stati eliminati da Fiorentina e Barcellona.
Una stagione iniziata con il botto, con gli azzurri in testa al campionato insieme al Milan fin dalle prime battute. Sembrava invece più dietro l’Inter. Dopo ottimi risultati iniziali, gli azzurri iniziano a complicarsi le cose. Infatti il derby di Milano apre le porte alla fuga solitaria degli azzurri, che però contro il Verona in casa non riesce a vincere, chiudendo la gara per 1-1, con i veronesi anche in 9 uomini. Da qui inizia qualche turbolenza: l’Inter si rifà sotto e batte gli azzurri per 3-2 a Milano e rientra nella corsa scudetto. Si fa male Osimhen e qui forse cambia la stagione azzurra, visto che questo infortunio costa al Napoli diversi punti (insieme agli infortuni di diversi calciatori tra novembre e dicembre). Gli azzurri annientano la Lazio per 4-0 il giorno dell’omaggio a Maradona ma contro il Sassuolo buttano via altri due punti incredibili: vincono 2-0 e si fanno rimontare in pochi minuti finendo 2-2 (con un gol annullato alla fine al Sassuolo che aveva siglato addirittura il 3-2). Segno già che gli azzurri quando devono fare il passo decisivo per allungare in vetta, nei momenti più propizi, perde la concentrazione e va in tilt. Succede ancora: l’Atalanta sbanca il Maradona per 3-2 ma stavolta è colpa dei tanti infortuni che priva il Napoli di più di mezza squadra, mentre anche l’Empoli diviene corsara al Maradona per 1-0 pochi giorni più tardi. Due partite casalinghe propizie e 0 punti conquistati.
Ma gli azzurri si rifanno presto: sbancano Milano, sponda milanista per 1-0 (gol di Elmas) e si riportano sotto nella lotta allo scudetto. Speranza che dura appena pochi giorni: altra gara casalinga contro lo Spezia e altra sconfitta in casa, ancora per 1-0 e con un’autorete di Juan Jesus.
Termina il girone d’andata con il Napoli che ha già totalizzato 3 sconfitte in casa, due con avversari abbordabili.
Il girone di ritorno del Napoli
Il girone di ritorno si apre con un Napoli coraggioso a Torino contro la Juventus che conquista un buon pari e molta fiducia. Man mano che passano i giorni gli azzurri iniziano a recuperare uomini e punti sulle milanesi, che nel frattempo erano scappate avanti. Dopo 4 vittorie consecutive gli azzurri sono di nuovo lì a giocarsi il primo posto, stavolta contro l’Inter al Maradona. Lo stadio ci crede e si riempie di passione: Insigne manda gli azzurri al primo posto con un gol su rigore ad inizio gara. Ma gli azzurri dopo un ottimo inizio, spinti dalla gente e dall’euforia, piano piano iniziano a chiudersi sempre di più e l’Inter pareggia. A questo punto Spalletti si accontenta e inserisce un altro difensore (con difesa a 5) per difendere il pari casalingo, portandoci in svantaggio negli scontri diretti con la milanese. Nella giornata successiva il Milan non vince contro la Salernitana, l’Inter fa peggio perdendo in casa contro il Sassuolo. Nel posticipo però il Napoli si ferma a Cagliari, giocando male e salvandosi con Osimhen nei minuti finali. Ancora un’altra occasione perduta contro una squadra in crisi come quella sarda (che retrocederà a fine stagione). Gli azzurri finalmente infilano la vittoria-svolta della stagione: Lazio-Napoli 1-2 con un gol di Ruiz nel finale che fa esplodere di gioia il pubblico. Napoli al primo posto in classifica con il Milan e milanesi in crisi di risultati. E qui abbiamo un’altra occasione propizia per allungare: Napoli-Milan al Maradona. Vincere significa volare da soli in testa alla classifica, avere il vantaggio degli scontri diretti con il Diavolo e allungare sull’Inter. Ma il Napoli dopo un buon inizio stecca la partita e Giroud è decisivo per i suoi. Milan di nuovo da solo in testa e altra sconfitta casalinga per il Napoli (la quarta). Gli azzurri però continuano a cercare di rimanere aggrappati alla zona scudetto e arrivano altre tre vittorie consecutive: Verona, Udinese e Atalanta sono battute in gare ben giocate, anche se sofferte.
A questo punto il Napoli è di nuovo pienamente in gioco e ha una grande occasione: due partite consecutive in casa davanti al proprio pubblico e il restante contro squadre piccole e già salve. E’ la prova del 9: stadio esaurito in ogni ordine di posti per la gara interna contro la Fiorentina, che però sbanca Napoli in modo meritato contro una squadra che dopo l’1-1 di Mertens si scioglie e va KO, mettendo a nudo di nuovo una carenza nel giocare le gare importanti. Finisce 3-2 per i gigliati, che fanno capire ai supporters azzurri che neanche questa stagione porterà allo scudetto. Ma nonostante questo i tifosi vogliono continuare a crederci a assiepano lo stadio anche a Pasquetta contro la Roma, preferendo il Napoli al pic-nic. Insigne illude il Napoli, ma la Roma pareggia nei minuti finali con il Napoli troppo rinunciatario durante l’intero arco della ripresa. Con l’Empoli il capolavoro finale, che chiude la stagione: sopra di 2 a pochi minuti dalla fine, gli uomini di Spalletti perdono 3-2, ripetendo, in pratica, la gara già fatta contro il Sassuolo qualche mese prima e che solo il fischio dell’arbitro aveva annullato la sconfitta.
Le ultime gare sono accademia e gli azzurri senza pressioni fanno 12 punti frutto di 4 vittorie e solo 1 gol subito. Ma non serve più a nulla. Un altro campionato se ne va, lasciando l’amarezza che qualcosa in più poteva essere fatto. Ma che manca sempre qualcosa affinché si possa finalmente GODERE nel vero senso della parola.