Ufficiale: firmata la delibera per lo “Stadio Diego Armando Maradona”, ma infuria la polemica con la curia

E’ ufficiale: è arrivata la firma della delibera per il cambio di denominazione del catino di Fuorigrotta, che diverrà così “Stadio Diego Armando Maradona” sostituendo la dicitura “Stadio San Paolo”.

Dopo la morte di Diego, quindi, lo stadio di Napoli cambierà da subito nome e sarà legato per sempre a quella del suo maggiore condottiero. Infatti Napoli è Maradona o quasi. A Diego si devono infatti gli unici scudetti e il trofeo europeo conquistato dagli azzurri, oltre che una coppa Italia e un Supercoppa Italiana.

La firma della delibera

La delibera per l’intitolazione dello stadio a Maradona è stata firmata oggi da tutta la giunta comunale. Dopo la richiesta di De Magistris, c’è stata infatti la firma della giunta e dell’assessore alla toponomastica, Alessandra Clemente.

L’iter adesso però prevede l’autorizzazione del prefetto di Napoli, visto che la legge vieta di intitolare i luoghi pubblici a persone decedute da meno di 10 anni.

L’Amministrazione comunale di Napoli ha ricordato Maradona così:

“il più grande calciatore di tutti i tempi. I suoi altissimi meriti sportivi sono stati tra l’altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della Fifa e con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per 7 anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose. Ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato”.

La delibera recita:

“ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all’intera città perché, attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è stata soltanto la squadra del Napoli, ma l’intera città, che si identifica pienamente in lui; sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione”.

Dalla curia napoletana però è arrivata la critica alla decisione, affidata a Don Tonino Palmese, che ha affermato:

Nessuno mette in dubbio ciò che ha fatto Maradona a Napoli. Ma dobbiamo preservare la memoria di un santo tanto importante come San Paolo”.

Tra Maradona e San Paolo, voi chi scegliete?

Comments

comments

Pin It on Pinterest