Il mio personalissimo ricordo di Luigi Necco

di Ernesto Manco

Per molti italiani Luigi Necco è stato per anni la voce e il volto napoletano di 90° minuto. Per molti napoletani è stato il proprio beniamino negli anni delle sfide al Milan di Sacchi e dei trionfi del Napoli di Maradona, per me e per coloro che vivevano al 125 di San Giacomo dei Capri era il nostro vicino di casa importante. Per noi non era il tizio della TV, era solo il Sig. Necco.

Posso dire di essere uno di quei fortunati ragazzi cresciuti nel periodo d’oro del Napoli e di essere cresciuto in un civico di una via del quartiere collinare di Napoli che era più simile ad un Rione, ad un piccolo quartiere. E tra i mille riti di “…quelli del 125” c’era quello che ogni domenica ci portava ad andare davanti al civico A con il pallone ad aspettare il “signor Necco” che andava allo stadio o alla Rai per la partita del Napoli. E via alle mille domande semplici e scontate “Sig. Necco, che facciamo oggi?”, “Sig. Necco qualche novità di formazione?”, “Sig. Necco, mi raccomando alla battutine da Milano”, ecc..

E sotto il suo palazzo, uno spazio conquistato da noi ragazzi come isola per giocare, quel 10 Maggio 1987 dopo averlo aspettato e salutato per andare a lavorare, abbiamo ascoltato tutti assieme alla radio la partita Napoli-Fiorentina in quell’interminabile, ansioso, unico, bellissimo, indimenticabile pomeriggio. E da lì siamo poi partiti, per quella discesa verso il centro città in quella notte magica tra il Vomero, il Museo, Piazza Dante, via Roma, via Tribunali e Forcella: una festa unica durata tutta la notte e anche più.

Pertanto a nome di tutti i ragazzi del 125 di via San Giacomo dei Capri, voglio solo dirti “Addio Sig. Necco”. E’ stata una fortuna averti come vicino e un onore conoscerti.

Comments

comments

Pin It on Pinterest