Editoriale Diretta-Napoli a cura di Angelo Aniello De Vita
Davvero, a mia memoria, fallibilissima per carità, non ricordo un utilizzo tanto scrupoloso della VAR in una gara di Serie A, e l’uso è stato introdotto da poco…. Neanche la commissione europea con i dissestati conti italiani va così a fondo: i signori Chiffi e Valeriani sono stati più meticolosi dell’odiato, da alcuni, Moscovici.
La mia non vuole essere una critica, anzi: se potessi, farei una menzione d’encomio ai due e li porrei come esempio di buona pratica nell’applicazione dell’occhio elettronico. Ecco, spero che tale applicazione si verifichi sempre, da stasera in poi, in ogni gara: abbiamo assistito ad interventi ben peggiori rispetto a quello, pur pericoloso, di Milik…sull’episodio del rigore sorvolo: onestamente non saprei come abbiano potuto anche solo sospettare un fuorigioco.
Chiudiamo la parentesi sui tecnicismi menzionati e cerchiamo di analizzare la partita. Pressochè perfetto il Napoli. Partenza a razzo e goal straordinario di un Ruiz premiato dal caso, felice nei suoi confronti, un po’ meno verso Verdi, costretto ad uscire dopo una manciata di minuti. Eppure, tra tanta bellezza, qualche sbavatura c’è stata nella prima frazione di gioco: attacco un tantino statico (Milik non in grande spolvero stasera), e difesa a tratti distratta o superficiale (qualche dormita di Albiol avrebbe fatto risultare pesante quel Lasagna…).
Ad inizio secondo tempo gli azzurri sembrano volerla gestire troppo presto: per venti minuti circa l’Udinese, spinta dal pubblico, alza il pressing ed effettivamente ci schiaccia. Ma il mago Carletto, rievocando un vecchio cartone animato anni 70’ 80’, fa una magia. Toglie Milik per Hamsik dando slancio al reparto avanzato: Ruiz e Mertens creano scompiglio lì davanti e, su tiro di Callejon, nasce il rigore trasformato da un freddissimo Mertens, impassibile di fronte allo scorrere dei minuti dovuti ai ripensamenti degli uomini VAR su menzionati. Poi entra Rog al posto di uno Zielinski non brillantissimo: altra magia riuscita. Il croato sigla il tre a zero e mette in cassaforte tre punti d’oro.
La Juve è più vicina anche grazie ai fratelli genoani, la Roma più lontana, e filtra ottimismo in ottica Parigi. Bisogna rispettare i vari Neymar, Cavani e Mbappè, ma non averne paura. Nella capitale francese bisogna andare con questa calma olimpica, con la tranquillità dei forti infusa negli undici, anzi, nei ventidue della rosa, da mister Ancelotti: anche in Europa non temiamo alcuna commissione, abbasseremo ogni spread, terremo lontano lo spettro della Troika…
Fuor di metafora, avanti così…FORZA NAPOLI!!!
Angelo Aniello De Vita