Lecce-Napoli: le pagelle del professore
Meret: 6. Poco da fare sul goal. A parte qualche uscita e presa alta, scarso l’impegno per il friulano.
Di Lorenzo: 7. Un goal importantissimo, qualche imprecisione per la verità ed il solito grande lavoro sulla fascia di competenza.
Rrahmani: 6. Come contro il Milan un po’ in affanno: qualche imprecisione ed automatismo che salta con Kim. Il tutto, comunque, senza colpo perire.
Kim: 6. Si nota una certa stanchezza, non si capisce se più mentale o fisica. Ed allora deve sopperire il gran cuore del coreano.
Rui: 6. Anche per il terzino sinistro non la migliore delle prestazioni. Si soffre su quella fascia anche a causa di qualche pallone perso con insolita superficialità. Gli subentra nel finale Olivera (s.v.)
Lobotka: 6. Avrebbe bisogno di rifiatare, ma è insostituibile. La stanchezza si evince da qualche pallone non controllato nel migliore dei modi o addirittura perso.
Anguissa: 6. Statico nel primo tempo, qualcosa in più nella ripresa. Anche a mezzo servizio, utile.
Elmas: 6,5. Al posto di uno Zielinski spento contro il Milan, uno dei pochi che cerca di velocizzare la manovra tra le maglie strette salentine. Nella ripresa si adatta a laterale destro.
Raspadori: 6. Tanta volontà, ma la lunga assenza post infortunio forse si fa sentire: poca lucidità nelle conclusioni. Gli subentra Simeone (s.v.) che, sfortunato, si infortuna quasi subito. A sua volta deve lasciare il posto a Politano (6)
Lozano: 6. Preferito a Politano, denota a tratti scarsa lucidità. Forse anche un po’ sfortunato sulle conclusioni. Viene sostituito da Ndombelé (6).
Kvaratskelia: 6. La gabbia attorno a lui funziona abbastanza: poche le occasioni per le solite sgroppate, tante le botte prese. Lo sostituisce Zerbin (s.v.) a fine gara.
Spalletti: 7. Batosta contro il Milan, stanchezza evidente in molti componenti, mentale e fisica allo stesso tempo, ma lui ha insegnato al gruppo cosa voglia dire sofferenza. Sicuramente la Champions darà altre e superiori motivazioni.
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