Napoli-Bologna: le pagelle del Professore matto da legare per gli azzurri
Meret: 5. Uno svarione e mezzo che ci costano il pareggio del Bologna ed un mezzo infarto. Sono errori: Meret è un essere umano, guai ai soliti leoni da tastiera.
Di Lorenzo: 6. Il suo soprannome è RoboCop, ma è pur sempre un uomo oltre che straordinario atleta. Dopo innumerevoli partite al top, la lucidità viene un po’ meno. Che la settimana da qui a Domenica possa ristorarlo al meglio…
Juan Jesus: 6,5. Un mezzo errore sul vantaggio emiliano, dal quale si riscatta con un goal tanto cinico quanto fondamentale in un momento difficile.
Kim: 6,5. È praticamente un muro insormontabile che talvolta deve lavorare per due o per tre. Che Dio gli doni tanta salute…
Rui: 6. Stasera un tantino sotto tono. Tenta molti duetti con Kvara, ma la lucidità manca in fase di passaggio finale. Nell’ultima parte del match lascia spazio ad Olivera (6)
Lobotka: 6,5. Sempre a tirare la carretta a centrocampo, orfano di Anguissa. Anche lui denota un po’ di stanchezza: nel finale lascia spazio al rientrante Demme (s.v.)
Ndombelé: 6. Sostituire dall’inizio Anguissa non è facile: lui ne ha i mezzi, ma la condizione non è ottimale. Buona la prima mezz’ora, poi qualche amnesia. Nell’ultimo quarto di gara cede il posto ad Elmas (5,5) che commette qualche errore di misura nei passaggi.
Zielinski: 6,5. Il lavoro è immane e la lucidità talvolta non assiste. La fortuna non lo assiste quando coglie un incrocio dei pali clamoroso.
Kvaratskelia: 7. Stavolta ad impazzire è Posch, puntualmente saltato. I suoi assist sono pressoché perfetti, ma stasera manca la cattiveria giusta.
Politano: 5,5. Divora una palla goal che è un rigore in movimento, forza delle giocate e ne sbaglia anche di facili. Lo sostituisce Lozano (7) in questa fase più brillante ed efficace: il goal lo dimostra.
Raspadori 6. Polveri bagnate stasera, l’attaccante si dimostra evanescente. Nella ripresa cede il posto ad Osimhen (7): dimostra di aver imparato a non farsi trovare sempre in offside e sfrutta la gemma di Kvara che lo mette davanti a Skorupski.
Spalletti: 7. L’incubo Thiago Motta stava per rimateliarizzarsi. Nonostante qualche errore dei suoi, le palle goal sprecate ed un po’ di sfortuna, su quella panchina siedono i rimedi giusti…
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