Napoli-Lazio 2-1: le pagelle di Milano Partenopea

Meret: voto 7. Sempre pronto, scattante, un felino tra i pali. Sul goal nulla avrebbe potuto. Insomma, sembra meritare la titolarità. Non si offenda Castellini…Giaguaro.

Albiol: voto 6. Stasera è sembrato un calciatore normale. Forse forse qualche responsabilità sul goal, ma la giocata di Immobile è stata pressochè perfetta. Standby.

Maksimovic: voto 6,5. Dalle sue parti non è passato nessuno ed ormai gioca da regista difensivo con una disinvoltura inimmaginabile. Recuperato.

Malcuit: voto 6. Gli avrei concesso un voto migliore se non tendesse ogni tanto a strafare, ad esagerare palla al piede, e pericolosamente aggiungerei. Ah, la gioventù…

Mario Rui: voto 6,5. Stasera si è ritrovato. Equilibrio tra difesa ed azione offensiva: sempre sul punto.

Diawara: voto 6,5. Al centro, in coppia con Ruiz, ha fatto rivedere le buone cose che avevamo in realtà dimenticato.Sicuro palla al piede, rapido negli smistamenti. Bentornato.

Fabian Ruiz: voto 7. Peccato per quell’incrocio dei pali: lo spagnolo avrebbe meritato il goal. Quel suo passo felpato, quella sua eleganza nei movimenti sembra stregare gli avversari, incanta invece i compagni che gli si affidano fiduciosi. Stregone bianco.

Zielinski: 6,5. Dalla Polonia con furore. Stasera si rivede anche lui: preciso nei passaggi, veloce e rapido nei dribbling, si inserisce bene in attacco. Avanti così.

Callejon: voto 7,5. Ritrova finalmente il goal. Anche in una posizione insolita, più accentrato ed arretrato, appare insostituibile. Preziosissimo.

Mertens: voto 6. Anche così appannato, forse provato dal vecchio infortunio e dai calcioni ricevuti, trova tempo, modo e spazio per servire un assist al bacio a Callejon. Utile.

Milik: voto 7,5. Polonia in festa si diceva, ma lui ci sta abituando troppo bene: su quelle punizioni può venire in mente l’innominabile. Non dico chi, ma il sinistro di Milik è educatissimo e precississimo. Cecchino.

Verdi: voto 6. Voto di stima e di fiducia per il rientro.

Ounas: s.v.

Hysaj: s.v.

Ancelotti: voto 7,5. Assodato ormai che è un mago della panchina, un alchimista della mescolanza o del turn over per gli amanti della lingua di Albione. Senza Koulibaly, Allan ed Insigne si affida alla forza di un gruppo cui è riuscito ad infondere la certezza e la forza dei grandi. Istrione.

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