Le pagelle di Napoli – Milan del Professore Matto…per la squadra azzurra
Meret: 7. Para un rigore e compie un altro paio di parate importanti. Sul goal del 9 francese non può nulla.
Di Lorenzo: 5,5. Nulla da eccepire su volontà e cuore. Tenta, come suo solito qualche sortita offensiva, ma su Leao, alla bisogna, serve la cattiveria giusta: bisogna buttarlo giù.
Juan Jesus: 6. Non cede all’emozione di una gara importantissima. Un minimo di imbarazzo su qualche scambio pericoloso con Meret.
Rrhamani: 5,5. Condivide con Di Lorenzo le responsabilità sulla devastante discesa di Leao, ma anche le non buone condizioni fisiche contano. Lo sostituisce nella ripresa Ostigard (6).
Rui: 6. Dura poco la partita del grintoso portoghese. Dopo 34 minuti deve cedere il posto a Oliveira (6)
Zielinski: 6,5. Le tenta tutte nell’intricata tela del centrocampo e della difesa rossonera, tentando senza grosse fortune il tiro. Nella ripresa viene sostituito da Raspadori (6).
Ndombelé: 5,5. Non farebbe rimpiangere Anguissa, se non fosse per l’unico, esiziale, errore di controllo che apre una prateria a Leao. Viene sostituito da Elmas (6).
Lobotka: 6,5. Gran cuore, grande volontà ed anche lui polmoni d’acciaio. Non basta contro le barricate innalzate dal Milan.
Kvaratskelia: 5. L’errore dal dischetto lo condanna e ci condanna. Tuttavia troppe le responsabilità caricate sulle spalle del georgiano, anche da compagni e mister: quando si è a corto di idee e di coraggio, si delega a lui. De Gregori tuttavia ce lo ha insegnato: un campione non si giudica da un calcio di rigore.
Osimhen: 6,5. Se non fosse per il goal quando ormai la luce era spenta, anche lui avrebbe meritato l’insufficienza. Che lo spunto finale sia una nuova rinascita che ci porti, presto, all’agonista meta.
Politano: 6. Dopo appena 34 minuti un infortunio lo costringe ad uscire: guai per lui e per noi. Gli azzurri perdono la vera spina nel fianco di un Milan chiuso nella sua rocca. Lo sostituisce Lozano (6): scandaloso non fischiare il fallo da rigore di Leao sul messicano, ma ormai è andata…
Spalletti: 5,5. È vero, è girato tutto storto tra episodi e sviste arbitrali, ma per ben tre volte i suoi uomini sbattono contro lo stesso muro milanista. Col senno di poi, certo, ma chissà se una variante tattica più rapida sarebbe servita a qualcosa: magari anticipare la mossa Raspadori…
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