Rijeka-Napoli: pagelle del Prof. milano-partenopeo
Meret: 6. Incolpevole sul goal, il comprimario dimostra di non essere da meno del collega colombiano. Oltre a sventare una minaccia su angolo dei croati, fa un paio di uscite con i piedi di rinnovata sicurezza.
Di Lorenzo: 5. Purtroppo in caduta libera l’esterno di destra. Non riesce a difendere bene, nè a mettere palloni convincenti quando si propone in avanti.
Maksimovic: 6. Seppur si lasci un po’ trascinare nel marasma generale, soprattutto nella prima frazione, appare quello più presente nel pacchetto difensivo.
Koulibaly: 5. Ma è davvero lui? Rare volte visto così lento, in un’azione si lascia gabbare con dribbling e tunnel. Si spera sia stato solo il classico scivolone.
Mario Rui: 5. Lento, impacciato, snervante, superficiale: l’occasione del goal dei croati è il manifesto di quanto detto e della serata storta del portoghese, tuttavia in buona compagnia.
Demme: 6,5. Il calabrese fa la sua partita di cuore e sostanza. Il coraggio lo porta ad osare l’allungo e viene premiato dal goal che rimette in piedi una partita che sembrava stregata.
Lobotka: 5. Spaesato in quel centrocampo: un mix di insicurezza ed imprecisione.
Elmas: 6. Forse, insieme ad un paio degli 11, si salva per un pizzico di lucidità in più e la voglia di tentare qualcosa nella manovra offensiva.
Politano: 5,5. Partita scialba la sua. Per la prima volta è sembrato evanescente, a tratti svogliato: controlli errati, palloni persi malamente e cross assenti.
Mertens: 5,5. Pesce fuor d’acqua anche lui in quel ruolo. Certo, la sorte sarebbe potuta cambiare sulla punizione che si stampa sulla traversa, ma si fa fatica a riconoscerlo da ormai diverse partite.
Petagna: 5,5. Certo si danna, ma appare anche lui lento, confusionari, forse frenetico nelle conclusioni. Insomma, il bomber di scorta è rivedibile.
Ghoulam: 6. Il suo e l’ingresso di Insigne cambiano volto al match. Segno che, non ce ne vogliano gli interpreti che si sono succeduti su quella fascia, il suo recupero varrebbe oro.
Insigne: 6,5. Basta il poco tempo che gioca per far capire che può fare la differenza e può far cambiare marcia ad una squadra imballata. Insomma deve convincersi di essere il leader di questa squadra.
Fabian: 5. Non me ne vogliate, ma quel retropassaggio così raffazzonato da centrocampo, che avrebbe potuto mettere solo in difficoltà Meret, non si può vedere neanche sui campi dell’oratorio…
Lozano: 6. Forse davvero va adoperato in tale maniera: deve entrare e tagliare a fette difese avversarie ormai con la lingua a terra.
Zielinski: 6. Il polacco serve, e serve in forma: peccato per la conclusione al volo che ha esaltato il portiere della squadra di casa.
Gattuso: 5,5. Semplicemente spero sia terminato il periodo degli esperimenti: troppi uomini fuori ruolo e, forse anche per questo, frenati anche psicologicamente.
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